Nella narrazione di Bonini si svela, attraverso l’occhio e il linguaggio degli «sbirri» e una lunga inchiesta sul campo, la trama occulta dei piú sconcertanti episodi di violenza urbana accaduti in Italia negli ultimi due anni. I tre poliziotti, addetti all’ordine pubblico, sono persone che parlano, pensano, riflettono e spesso s’interrogano sul perché di una vita che ormai si è distorta, che è diventata estrema quasi per reazione alla normalità, perché la normalità fa paura e allora, da parte di tutti, è meglio nascondersi il volto e cominciare a picchiare.