Il sessantotto sequestrato
con Guido Crainz e Annalisa Cosentino
I movimenti di contestazione del ’68 hanno inciso profondamente sul piano civile, sociale e politico di paesi occidentali come Francia, Germania e Italia. Ma se guardiamo alla storia successiva dell’Europa, quello che è avvenuto nel ’68 in Polonia, in Cecoslovacchia e in Jugoslavia ha avuto molte più conseguenze del maggio francese o italiano. Eppure quegli studenti, quegli intellettuali, quei sostenitori di un “socialismo dal volto umano” non trovarono nei movimenti studenteschi dell’occidente quel solidale sostegno che sarebbe stato necessario. Nella riflessione complessiva sul ‘68, ancora dopo 50 anni, questo aspetto rimane largamente ignorato non solo dalla politica ma anche da parte del mondo culturale.
Registrazione audio dell’incontro
formato mp3
- Presentazione di Piero De Gennaro (Circolo Culturale Montesacro) [14′ 08″]
- Annalisa Cosentino (Professore di Lingua e letteratura ceca e slovacca, Università “La Sapienza” di Roma) [11′ 07″]
- Guido Crainz (autore del libro “Il sessantotto sequestrato”) [26′ 35″]
- Osservazione di Cosentino e replica di Crainz [2′ 32″]
- Interventi del pubblico [8′ 07″]
- Crainz e precisazione di Cosentino [11′ 35″]
- Stefano Prosperi (Circolo Culturale Montesacro) [18′ 21″]