Villanella ch’all’acqua vaje

Villanella ch’all’acqua vaje
La canzone villanesca alla napoletana nei secoli XVI e XVII.

Introduzione e guida all’ascolto a cura di Giovanni Cappiello*.

Nel complesso ed inesplorato arcipelago della musica rinascimentale la canzone villanesca rappresenta sicuramente il punto di attracco meno tempestoso. Frutto del particolare clima sociale ed artistico sviluppatosi a Napoli nel corso dei primi decenni del Cinquecento, la villanella conobbe, per circostanze non meno singolari, una fortuna che la portò ad essere per oltre un secolo uno dei generi più frequentati dai musicisti italiani ed europei. L’incontro con diverse tradizioni musicali, l’evoluzione del gusto negli anni che dal Rinascimento maturo portarono al Barocco ne modificarono la fisionomia che conservò tuttavia le caratteristiche genetiche di freschezza e spontaneità nelle musiche e, nei testi, di un umorismo sapido o di un sentimentalismo semplice e schietto. L’incontro seguirà le vicende della canzone villanesca collocandole nel contesto storico ed artistico in cui essa si sviluppò, e tenterà di illustrare i legami tra gli aspetti tipici del genere e l’estetica musicale del periodo. L’ascolto di brani tratti dalla discografia dedicata al genere permetterà, inoltre, di svolgere qualche considerazione sui problemi che la musica antica pone all’interprete di oggi. Il tutto senza pretendere una particolare preparazione tecnica da parte degli ascoltatori e, soprattutto, cercando di non tradire con una esposizione troppo laboriosa la leggerezza e la vivacità tipiche della materia.

 

 

 

* Curriculum vitae di Giovanni Cappiello
Sono nato a S.Agnello di Sorrento, in provincia di Napoli, il 13 Novembre 1962. I miei primi contatti con la musica classica risalgono alla metà degli anni Settanta, quando ho intrapreso i miei studi di chitarra classica. L’interesse per la musica antica e per l’esecuzione secondo la prassi d’epoca, mi hanno portato, circa 15 anni fa, a dedicarmi allo studio del liuto che ho affrontato sotto la guida del maestro Andrea Damiani. Com’è consuetudine in questo campo, ho seguito seminari e corsi tenuti dai maggiori esecutori (Hopkisnon Smith e Jackob Lindberg tra questi).Da circa sei anni ho inoltre iniziato un’attività di recensore e critico musicale in collaborazione con le riviste “CD Classica”, “Orfeo”, “Compact Disc Classics”, con la rivista telematica su Internet “ClassicaInRete” (http://www.inrete.it/classica) e con la Fondazione Italiana per La Musica Antica di Roma. Mettendo a frutto questa esperienza nel campo della critica e della divulgazione musicale, negli ultimi due anni ho realizzato alcuni seminari sull’ascolto della musica (Un racconto senza parole – Meccanismi narrativi nella musica. Mozart e la Forma-Sonata. “Più fertile talento del mio non, non si dà” – Guida all’ascolto del Don Giovanni, “Un desio ch’io non posso spiegar” – Guida all’ascolto delle Nozze di Figaro) che ho tenuto presso il Circolo Culturale Montesacro, la Biblioteca Mozart, e la Scuola di Scrittura Creativa Omero di Roma. Ho anche tenuto alcune conferenze e seminari sull’ascolto della musica e sul madrigale in alcune scuole superiori di Roma.

 

La Villanella nella bottiglia (Presentazione di Giovanni Cappiello) 

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